Numero 29
“Anch’io sono la protezione civile” e “7 Giorni Giovani”: un mini campo nel campo
“Anch’io sono la Protezione Civile” e “7 Giorni Giovani”: un mini campo nel campo
Nuova Acropoli per il quarto anno consecutivo aderisce al progetto del Dipartimento
La località Settefonti del Comune di Prata D’Ansidonia è stata quest’anno il luogo scelto per la 32^ edizione del campo scuola di ecologia e protezione civile “7 Giorni Giovani” svoltosi dal 3 al 10 agosto. La zona è sicuramente più conosciuta per l’area archeologica di Peltuinum, per il Guerriero di Capestrano e per il pregiatissimo zafferano, ma da un punto di vista paesaggistico è un gioiello verde della terra d’Abruzzo. Immersa nell’altopiano di Navelli, è situata al crocevia di tre parchi: il Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga, il Parco Nazionale della Majella ed il Parco Regionale naturale del Sirente.
Come ogni anno, la settimana è stata riservata ai giovani che hanno partecipato ai corsi di formazione al volontariato in tutte le città d’Italia dove è presente Nuova Acropoli. Cento ragazze e ragazzi di età compresa tra i 18 ed i 22 anni sono stati accompagni dai tutor, volontari esperti, nelle attività previste e dirette da istruttori qualificati. Una settimana dedicata alla formazione dei giovani, che giungono a questo appuntamento con il proprio bagaglio di saperi e di saper fare, ma che in tale occasione sperimentano per la prima volta il confronto con i loro colleghi delle altre regioni, cogliendo l’opportunità di imparare ad interagire a livello nazionale.
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Montaggio del campo base che ha ospitato per una settimana 120 giovani provenienti da tutta Italia |
Inaugurazione del Campo Scuola 7 Giorni Giovani a San Nicandro |
La prima azione inter squadre è la cartina tornasole di quanto appreso: l’allestimento del campo base, con montaggio delle tende, della cucina, della mensa, della cambusa, del magazzino, della sala radio e dell’immancabile segreteria, testa amministrativa del campo che, al termine del lavoro, è dotato di tutti i dettagli logistici necessari alla permanenza di 120 persone per una settimana. Così commenta Emanuele 19 anni di Roma: “Abbiamo messo in pratica le nostre conoscenze divertendoci e lavorando. Mi hanno colpito l’unione ed il gioco di squadra tra tutti i partecipanti del campo, che hanno contribuito al montaggio con grande coesione.”
E’ stato compito delle autorità locali inaugurarlo ufficialmente, insieme ai Responsabili Nazionali di Nuova Acropoli. Presente il sindaco di Prata d’Ansidonia Paolo Eusani, la direttrice nazionale di Nuova Acropoli Giuliana Spagnoli ed il coordinatore nazionale del settore di protezione civile Emanuele Salerno presso la sala del circolo “Amici di San Nicandro” “La 7 Giorni Giovani”, ha esordito la direttrice nazionale, “è il risultato dell’impegno di tutti. Tutti collaboriamo per la riuscita di questa attività che dobbiamo alla concretizzazione di un sogno di Sandro Spagnoli (deceduto nel terremoto dell’Aquila il 6 aprile 2009), direttore internazionale dell’Area di Protezione Civile di Nuova Acropoli. Come lui spesso diceva, non dipende dagli altri attuare cambiamenti, sta a noi cambiare e smuovere le montagne. Se non miglioriamo come esseri umani, il mondo non migliorerà. Qui si impara molto a livello tecnico e pratico, ma soprattutto impariamo coesione, convivenza, cortesia e solidarietà”.
La giovanissima volontaria di Nuova Acropoli dell’Aquila, Martina Nusca, intervista Massimo La Pietra, funzionario del Dipartimento di Protezione Civile | Erbario cartaceo alla mano, è partita la sfida che ha visto i partecipanti del mini campo “Anch’io sono la Protezione Civile” protagonisti del riconoscimento della flora locale! “Avendo lavorato a contatto con la natura, ed in particolare con gli alberi, che sono un simbolo di crescita continua, anche io ho potuto sperimentare la mia crescita avendo portato a termine, insieme al mio gruppo, questa avventura.” Brenda 18 anni L’Aquila |
Questo è lo spirito che ha animato anche l’edizione 2013; con gli anni cambiano le normative, si adeguano alle nuove esigenze sociali, politiche ed economiche, ma la valenza educativa di questa vacanza intelligente rimane immutata.
Nei 7 Giorni sono presenti tutti gli ambiti di azione del volontariato proposto da Nuova Acropoli ai giovani, così che anche l’ecologia e la solidarietà attiva sono entrate subito nel vivo. La pulizia della scalinata di accesso e della fonte storica di San Nicandro ha coinvolto tutti i giovani partecipanti. L’area è stata liberata da rovi, arbusti ed erbacce che negli anni avevano invaso tutto, raggiungendo anche un metro e mezzo d’altezza. Sono state necessarie due giornate e tanta buona volontà per completare l’opera e riportare alla luce la scalinata in pietra, prima ricoperta da circa trenta centimetri di terra e detriti.
Contemporaneamente, la squadra di solidarietà ha tenuto per i bambini di Calascio uno spettacolo di burattini e giochi a tema ecologico, per educare le giovani generazioni al rispetto della Natura.
Per tutta la settimana i volontari si sono impegnati nelle esercitazioni di protezione civile, alternate a escursioni in natura, sport e sano divertimento.
La riqualificazione del sentiero storico di San Nicandro |
Zaino in spalla… per un’incantevole passeggiata sulla Majella! “La passeggiata di oggi è stata veramente bella, soprattutto per il contatto così diretto con la natura. In un passaggio, all’interno di una grotta buia, ho superato la paura dell’oscurità grazie al sostegno e alla fiducia dei compagni di squadra. Ho sperimentato anche il senso dell’attenzione verso me stesso e gli altri.” Gabriele 20 anni Milano |
Nell'ampio contenitore della 7 Giorni Giovani, da quattro anni a questa parte, si inserisce il mini campo “Anch’io sono la Protezione Civile”, iniziativa nazionale del Dipartimento volta alla sensibilizzazione ed educazione dei giovanissimi sui temi della Protezione Civile.
Riservato a venti partecipanti provenienti da varie città d’Italia, in questo contesto già collaudato gli aspiranti volontari ricevono una doppia formazione: quella canonica del programma dato dal Dipartimento e quella che deriva “per contatto” con i più grandi, che hanno quindi a loro volta l’importante compito di dare l’esempio. Con molta probabilità, raggiunta la maggiore età e la dovuta formazione, a loro volta saranno esempio per i nuovi, in una catena di trasmissione che ci auguriamo non debba interrompersi mai.
La presenza delle Istituzioni è stata assicurata dalla visita di Massimo La Pietra, funzionario del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, che li ha incontrato constatando il serio impegno profuso in questa bella opportunità, offerta dal massimo organo di Coordinamento italiano.
Un momento utile e dilettevole: grande l’entusiasmo per il giro in canoa sul fiume Tirino e per la formazione all'utilizzo delle principali attrezzature necessarie durante le operazioni di antincendio boschivo ed in caso di inondazioni | Una delle serata è stata movimentata dalla tradizionale Gara di Orienteering che quest’anno si è svolta a Tussio, frazione di Prata d'Ansidonia, che ha visto la partecipazione anche degli abitanti |
Ecco un estratto dell’intervista a Massimo La Pietra realizzata dalla giovanissima equipe dell’area comunicazione del campo scuola (Martina Nusca al microfono, Francesco Gallucci alle riprese):
Qual è la motivazione che spinge il Dipartimento a formare sempre di più i giovani?
La risposta potrebbe essere banalissima: perché sono il nostro futuro. In realtà questa esperienza dei campi scuola, che è al quarto anno consecutivo, ci ha insegnato che sono momenti importanti, formativi per il volontario e per le associazioni che lo propongono. La protezione civile offre fondamentalmente cultura e la cultura si trasmette con dei messaggi e ogni volta che i ragazzi frequentano questi campi scuola, tornando a casa parlano con i genitori e con gli amici e raccontano di questa esperienza, e questo è un ulteriore modo di diffondere la cultura della protezione civile. Questo è uno degli obiettivi che ci siamo posti con i campi scuola. Non a caso i Servizi del Dipartimento che si occupano di questo aspetto sono due: il Servizio volontariato ed il Servizio di diffusione della conoscenza di protezione civile. Che tipo di formazione è quindi importante trasmettere a questi giovani di oggi? La peculiarità di questi campi scuola è che c’è il contatto con l’ambiente e quindi il rispetto della natura e poi conoscere le regole del gioco e quindi sapere che il Sindaco è la prima autorità di protezione civile, sapere che cosa è un piano di protezione civile; significa acquisire la consapevolezza fin da giovani che da singoli cittadini dobbiamo salvaguardare il nostro patrimonio. In questa visita oggi che impressione le hanno fatto i nostri giovani che sono i protagonisti di questo campo? Sicuramente bella, nel senso che è un campo di giovani che stanno crescendo. Io ho visitato negli anni scorsi diversi campi e recentemente anche con il Capo Dipartimento uno con dei bambini ed è stato molto divertente. Invece qui ho assistito anche ad un momento di formazione e sono state fatte delle domande interessanti, quindi un’ottima impressione, anche di cordialità, come dire … state bene insieme! E questo è molto positivo.
Paola Bafile
IN MONTAGNA ... 7 GIORNI GIOVANI Scrivere il resoconto di una “7 Giorni Giovani” può risultare difficile. Una buona relazione dovrebbe considerare ogni singola attività svolta, perché ogni esercizio ha contribuito alla crescita dell’individuo. Sono arrivato a Prata d’Ansidonia ritenendo il paesaggio marino migliore di quello montano e non avendo mai fatto campeggio. Desideravo conoscere le problematiche più elementari della “vita in un campo” (il dover mangiare, il doversi lavare, il dover dormire in una tenda...). “7 Giorni Giovani” vuol dire abbandonare il conformismo che regola la quotidianità, sviluppare relazioni con le altre persone e con la natura, affrontare continuamente i propri limiti. Le mie conoscenze tecniche sono aumentate principalmente grazie ad attività di botanica, speleologia, A.I.B., psicologia. Altre esperienze erano anche volte alla conoscenza del territorio, della sua storia e della sua natura (avvistamento incendi sulla torre di Rocca Calascio, escursione in canoa sul fiume Tirino, passeggiata in mountain bike sino al sito archeologico di Prata d’Ansidonia). Ho avuto modo di ripensare al concetto “Essere utile dove necessita”, in particolare durante la pulizia ecologica a San Nicandro e leggendo i commenti di alcuni visitatori della torre di Rocca Calascio (esempio, questa, di vittoria del volontariato sulle “impossibilitate” istituzioni!!!). Devo ricordare l’ottima organizzazione del campo, delle attività svolte al suo interno e del personale che vi ha lavorato; volontari, formati da valori propri della filosofia classica, ai quali riconosco grande umiltà, disponibilità e senso di appartenenza. Penso che essere Volontario di Protezione Civile significhi, prima di tutto, trovare un equilibrio interiore, un’ancora per rimanere saldi all’Individuo e non “rifugiarsi” nella Personalità. Comportarsi, quindi, nel miglior modo possibile con gli altri e agire nel miglior modo possibile in circostanze serie e drammatiche. Spero di crescere eticamente e tecnicamente (anche portando a termine gli studi di Ingegneria) per poter offrire sempre un buon servizio. Questa è la mia breve, “disordinata” descrizione di un’intensa, a tratti faticosa, ma bellissima “7 Giorni Giovani”. Ringrazio coloro che l’hanno resa possibile. Carlo Alberto Mastroianni |