Concorso di poesia: "Continuiamo a sognare, continuiamo a costruire" - Nel mio castello

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Menzioni speciali sono state attribuite ad altri componimenti, tra cui “Nel mio castello” di Martina Giansante, di Cappelle sul Tavo (Pescara),  poiché « l’impianto poetico si fa tutt’uno con l’allegoria costruttiva disegnando un percorso incentrato sul progetto. Un sogno sveglio, come definito dal poeta, che invita a cogliere l’energia racchiusa in ogni pensiero e a trasformare ogni attimo nell’opportunità del divenire. Farsi grande insieme ai sogni.»

Come in ogni concorso, esiste una classifica, certo, ma parole di stima vanno rivolte a tutti i partecipanti, poiché hanno regalato poesie genuine, ricche di sensibilità e di profonde riflessioni verso se stessi e il mondo. Come ha precisato in questa occasione l’assessore comunale alla cultura Elena Seller, è importante dare voce ai più intimi aneliti delle nuove generazioni, incoraggiandole alla costruzione del futuro con la speranza e lo slancio propri dell’età giovanile.


"Nel mio castello"

Ho un’energia ignota

che mi scorre dentro

come un sogno sveglio

Sento che potrei spiccare il volo

Correre verso le montagne

spandermi su esse

asciugare l’intero oceano,

l’intero cielo solcare

Perché se guardo la luna

se scorro i suoi colori

trovo un sogno, un’ala sconfinata:

sei tu

tu sei la cima

tu sei l’ultimo albero

l’ultima stella

il mio sogno sveglio

E so che troverò la scala giusta

l’ala più grande per salire fino a te


Nel mio castello sarai sempre la stanza più bella

nel mio cuore la goccia più brillante

del mio sogno sveglio il volto vero