Il Qi Gong 2a parte - 2a puntata

2aparte: Tecniche di concentrazione e distribuzione dell’energia
Come mantenere una buona efficienza fisica e mentale con pochi e semplici gesti.

Nel numero 16 della rivista abbiamo presentato alcuni termini medici che saranno usati nella spiegazione, accompagnati dalle debite immagini. In questa e nelle prossime puntate esporremo le tecniche di concentrazio-ne, accumulo e mobilizzazione del Qi e la cerimonia di chiusura; cominciamo con la concentrazione e l’accu-mulo del Qi.

A) CONCENTRAZIONE ED ACCUMULO DEL QI

Posizione del cavaliere (o statica Zhangong)
Posizione eretta, con i piedi paralleli, posti ad una distanza pari alla larghezza delle spalle, muscoli rilassa-ti, braccia lungo i fianchi. Portare lentamente le braccia in avanti, sollevandole fino all'altezza del petto.
Ruotare le palme verso l'alto e quindi riportare le mani indietro (fig. 1), flettendo i gomiti, e facendole passare vicino alla vita; contemporaneamente si flettono le ginocchia e si abbassa il bacino (fig. 2), mentre le mani vengono portate indietro (fig. 3) e poi di nuovo in avanti descrivendo un ampio cerchio esterno parallelo al terreno fino a fermarle all'altezza del petto. A questo punto le mani sono rilasciate, con il palmo rivolto verso il basso (come a formare un tetto, o come se le mani tenessero un pallone), i gomiti sono flessi e distanti dal corpo, in modo che tra le ascelle ci sia lo spazio di un pugno. Il collo è rilasciato, le spalle sono dritte e rilassate; il sacro tira la colonna verso il basso; le ginocchia sono flesse e le piante dei piedi sono ben piantate in terra; i muscoli del viso sono rilassati, distesi, quasi in un sorriso; lo sguardo è diretto in avanti (fig. 4). Questa posizione va mantenuta il più a lungo possibile, ma la resistenza si acquisisce piano piano, per gradi.

In questa posizione respirare normalmente, contando i propri atti respiratori per liberare la mente dai pensieri.

Regolare il cuore

Puntare verso il basso le dita delle mani e dei piedi, uno alla volta, nel seguente ordine: indice, anulare, pollice, mignolo, medio. Ogni dito va mantenuto in posi-zione per almeno un minuto, prima di riportarlo in posizione normale.

Respirazione antinaturale
Dopo gli esercizi delle dita, si eseguono almeno dieci atti respiratori antinaturali, ovvero contraendo l’addome in inspirazione e distendendolo in espirazione. Dopo le prime volte, ovviamente, il numero degli atti respiratori potrà aumentare a piacimento. Dopo una serie di respirazioni antinaturali, riprendere la normale respirazione prima di passare agli esercizi successivi