Campo Scuola "Montagna Amica"

Si è popolato di oltre 170 persone, prevalentemente giovani arrivati dall’Aquila, Pescara, ma anche da Roma, Genova, Treviso, Verona, Siracusa, l’inconfondibile borgo medievale aquilano di Castel del Monte, meta, per il tredicesimo anno consecutivo, del campo invernale “Montagna amica”, organizzato dall’associazione Nuova Acropoli.
Una tre-giorni vissuta nel segno del “convivio”, inteso in senso umanistico, in cui i partecipanti hanno condiviso momenti di festa e di esercizio pratico, nel più autentico spirito “acropolitano”.

Quando arriviamo in paese, troviamo squadre di giovani impegnati a calarsi da pareti scoscese, con corde ed imbrachi; a sperimentare, attraverso simulazioni, la ricerca ed il recupero di persone disperse durante un terremoto; ad analizzare la psicologia del soccorritore e dell’infortunato; ad orientarsi di notte tra mille difficoltà.
Insomma un vero cantiere en plain air per apprendere i primi rudimenti di protezione civile, con squadre che si recano nella vicina Piana di Campo Imperatore a sperimentare la ricerca con sonde ed ARVA1 di gente scomparsa.
Una bella full immersion in giro per un Castel del Monte atipico, accompagnati da responsabili ed istruttori che esercitano mille professioni e sono incalzati, come tutti, da mille impegni, ma che hanno deciso di dedicare una parte del loro tempo agli altri.
Sono i tanti volontari di Nuova Acropoli, un’associazione internazionale presente in oltre 50 paesi, con sedi nei cinque continenti, che nel 2007 spegne le sue cinquanta candeline.
A farci entrare nello spirito del campo, ha pensato Sandro Spagnoli, Responsabile nazionale e Direttore internazionale del settore Protezione civile della Onlus; insomma uno che di questi temi se ne
intende. «L’area di Protezione civile di Nuova Acropoli, seguendo i principi che la vogliono in aiuto dell’uomo e della natura, quando questi ne avessero bisogno, porta dietro le sue spalle una serie di interventi che l’hanno vista agire in occasione di numerosi casi di calamità naturali o di momenti tristi delle pagine della nostra storia. Basti pensare all’aiuto prestato in soccorso delle popolazioni del Centro America, colpite dall’uragano Mitch, o a quelle cittadine distrutte dalla furia devastatrice del sisma dell’Umbria, nel 1997; al sostegno ai profughi del Kosovo che hanno vissuto i terrori di una guerra; fino alla missione, recentissima, nella Thailandia colpita dallo Tsunami. I volontari sono stati presenti, sul campo, in ciascuna delle difficili situazioni ed hanno prestato un umile ma importante servizio di sostegno morale e materiale» ha puntualizzato Spagnoli. Ma, ciò che più di tutto tiene a sottolineare, è che quello che si è insegnato a Castel del Monte è fondamentalmente un esercizio di convivenza, perché «il vero volontario si forma nella quotidianità, attraverso piccole e significative azioni concrete». Sono, infatti, questi i principi perseguiti da una Onlus indipendente come Nuova Acropoli, che lavora anche nel campo della cultura e della formazione.
A L’Aquila, per esempio, l’associazione sta portando avanti un progetto con il Comune e le scuole, al fine di avvicinare i giovani, attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni, al mondo del volontariato.
Non c’è che dire: un’azione a trecentosessanta gradi, che certamente rivelerà in futuro belle ed interessanti sorprese.

Francesca Piccioli
Abruzzo Oggi