Filosofia per evolvere

 

Filosofia per evolvere

 

L’evoluzione è una necessità dell’anima. In qualità di filosofi, non ci soddisfa l’idea di un’ Umanità statica, sottomessa alla realizzazione di invenzioni materiali ma senza grandi trasformazioni interiori. L’evoluzione si impone come qualcosa di necessario ed apprezzabile, come un cammino più o meno lungo a secondo del desiderio di avanzare e con alcune mete tanto alte quanto grandi sono quelle nascoste aspirazioni dell’anima che si manifestano in vaghe intuizioni spesso spoglie di parole. Tutto ciò incorniciato dal meraviglioso ed inevitabile concetto di Destino. Un cammino può essere lungo o breve. Rispetto alla lunghezza del nostro cammino, occorre comprendere che il percorso durerà tanto quanto incerta sarà la nostra decisione di evolvere realmente. Se giochiamo ad “essere” mentre, in realtà, continuiamo a mantenerci nell’inopia di tutti i giorni, il cammino apparirà eccessivamente lungo… invece, se facciamo di ogni giorno un tempo prezioso per favorire il nostro risveglio interiore, le distanze si accorceranno prodigiosamente. Potrebbe accadere che, proprio grazie a queste piccole azioni, si producano in noi trasformazioni che mai abbiamo immaginato.

In cosa ci aiuta la Filosofia? Studiamo Filosofia per cercare la saggezza che ci manca, per scoprire gradualmente le leggi che reggono la vita e, pertanto, conoscere noi stessi. Essa ci aiuta a governare le nostre personalità, sentirci armoniosi e per offrire agli altri il risultato delle nostre esperienze, evitando, Evoluzione, Grande Muraglia Cinese - Nuova Acropolise possibile, sofferenze non necessarie. La Filosofia ci sostiene nella conoscenza del perché di tanti fatti che apparentemente risultano incongruenti, dolore, malessere, miseria, violenza, pazzia, odio, paura… ci fa riconoscere, tra le incongruenze, le prove che la vita ci pone per contribuire nell’avanzamento evolutivo che desideriamo. Con essa possiamo essere attivi davanti alla Storia e non lasciar trascorrere il tempo in vani lamenti, basarci sull’eredità delle tradizioni e generare nuove vie di trasmissione verso il futuro. È lo strumento che risveglia il sentimento addormentato di solidarietà umana e ci insegna a considerare gli altri come esseri degni della nostra comprensione. Svela il mistero di Dio e copre le nostre anime con quei veli misteriosi che le riportano alla loro patria di origine. Dunque, quale vantaggio dalla Filosofia? Abbiamo bisogno di ulteriori vantaggi di quanto esposto precedentemente?

Dobbiamo avere di più o Essere migliori? Certamente, si tratta di Essere, prima che voler avere di più. Dopo tutto, sono molte le persone che vivono dimostrando come si possono avere molte ricchezze, sperperarle o perderle in un solo giorno, e, al contempo, non possedere la chiave dell’essere interiore, non avere il controllo della loro esistenza, né delle loro emozioni, né tantomeno la comprensione per il dolore, la forza per superare le prove, la saggezza per sapere chi siamo, da dove veniamo e verso dove andiamo.

La filosofia deve essere attiva. La sfortunata deformazione delle idee e delle parole che la rappresentano ha fatto sì che quasi sempre si confonda la Filosofia con un’attitudine passiva e meditativa, come una formula mentale che non deve mettere in movimento il nostro corpo fisico, né influire sui nostri sentimenti.

Essere filosofo non è lo stesso che studiare Filosofia. Una Filosofia che non si sente interiormente, che non si ama, una conoscenza che non ci commuove, che non ci fa vibrare, a che serve? Ma per quale motivo “ vibrano “ i neuroni? Abbiamo bisogno che i nostri neuroni vibrino, e con essi anche il cuore, e che un forte sentimento accompagni tutto ciò che pensiamo. L’argomento non si esaurisce qui: occorre pensare, sentire ed agire. Abbiamo bisogno di armonizzare fra di loro ciò che pensiamo, ciò che sentiamo e ciò che facciamo; solo quando questi tre elementi entrano in accordo, possiamo definirci filosofi. Perché c’è un enorme differenza tra studiare Filosofia ed essere filosofi. Chiunque può studiare Filosofia. Può piacere o no, può essere compresa o meno, ma la si può comunque studiare. Essere filosofo è, invece, qualcosa di diverso. E’ un’attitudine, è un’arte. Tuttavia, può esserlo chiunque. E’ molto più facile essere filosofo che studiare Filosofia, perché essere filosofo riguarda chiunque si pone domande con un’autentica inquietudine, con sincerità ed intraprende la ricerca per ottenere risposte. Nel nostro proposito, vogliamo essere filosofi e non semplicemente studiare filosofia.

Proponiamo una filosofia per l’essere umano costruttore, per un costruttore di sé stesso. Credo che questo sia il titolo più grande che si possa concedere. Semmai facesse piacere ottenere un riconoscimento, un titolo, probabilmente quello di costruttore rappresenta la migliore delle possibilità in quanto ci rimanda ad essere costruttori di noi stessi e delle società nelle quali viviamo, al fine di migliorare personalmente ed il mondo nel quale viviamo.

 


Delia Steimberg Guzman

traduzione di Elga Daniele