Intervista a Marco Lombardozzi


Abbiamo deciso di dedicare una rubrica ai quei nostri contemporanei che sono esempi di vita vissuta all’insegna della filosofia, dello spirito di ricerca libero e coraggioso, che sa andare oltre i tempi e fare Storia.
Abbiamo intervistato scienziati, poeti, storici, sportivi, artisti, religiosi, chiedendo loro consigli utili per vivere bene al giorno d’oggi.

 


Parlando con il dottor

MARCO LOMBARDOZZI


Marco Lombardozzi si è laureato in Medicina e chirurgia all'Università "La Sapienza" di Roma con la prima tesi sperimentale sul farmaco omeopatico. È diplomato in Medicina Omeopatica, Psicoterapia comportamentale e sofro-terapia e in Analisi e psicoterapia Bioenergetica.Ha perfezionato gli studi sul linguaggio del corpo a New York con A. Lowen e L. Hochmann.
Ha diretto per anni l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Roma e collaborato con l'omonima rivista. È giornalista opinionista sul quotidiano Metro. È docente di Medicina vibrazionale all'Università "Tor Vergata" di Roma (Master I livello) e anche responsabile dell'ambulatorio di Omeopatia dell'ospedale Israelitico di Roma. É autore di numerosi libri, l’ultimo dei quali è intitolato "Di paura si vive".
… ma soprattutto … è un bravissimo medico che vive il suo ruolo come una missione, qualità rara e fondamentale oggigiorno …

 

 

Marco Lombardozzi, omeopatia, psicoterapia comportamentale, sofro-terapia, analisi e psicoterapia bioenergeticaCaro Dr. Lombardozzi, come medico quali risultati si possono ottenere nella terapia, rispetto alle scoperte della Fisica quantistica?

La fisica quantistica ha avvalorato le tesi della medicina omeopatica e dell'agopuntura, offrendo altre prospettive di veduta e nuove possibilità di esplorazione. Se il medico riesce a capire che il vuoto non è vuoto e che esiste un'energia di gran lunga più forte di quella finora sperimentata e conosciuta, e questa energia è la forza elettrodebole, i malati potranno essere aiutati molto di più. Potranno essere compresi e conosciuti in modo più completo e profondo.


In molti articoli si è occupato delle diverse forme di mal di vivere che riscontra dalle pagine di cronaca nera, tra i suoi pazienti e per strada. Questa crisi di valori da cosa è determinata e cosa possiamo fare?

Viviamo in un'epoca in cui il controllo sembra essere l'unica modalità di esistere e diventa sempre più esasperato. La gente non ce la fa più a controllare e controllare, l'umanità sta scoppiando. Bisogna essere capaci di collocarsi nell'onda quantica, in quel fascio di onde che è la vita, rinunciando a controllarla: è l'unico modo per poterla vivere.


In alcune occasioni ha parlato di “fame di sacro” che si riscontra nei malati e che la medicina ufficiale non può saziare. Cos’è questa fame di Sacro? E cosa è il Sacro?

Il termine sacrificio è stato distorto dalla religione cattolica, che ce lo ha imposto come forma di sofferenza. Sacrificio in realtà deriva da sacer facio, fare una cosa sacra: è ben diverso. Fare una cosa sacra è collocarsi all'interno dell'onda quantica, nelle leggi del nostro universo, ponendo il nostro sé in contatto con questi infiniti mondi che gli antichi chiamarono Dei.


Cosa intende quando parla del ruolo del medico come sacerdozio?

Nei tempi antichi, in cui gli uomini vivevano naturalmente in compagnia dei loro Dei, quindi di principi che animano il mondo, il sacerdote era anche medico. Questo è facilmente spiegabile, poiché si presume che il sacerdote avesse accesso a quelle dimensioni parallele, ormai riconosciute dalla fisica quantica e dalla matematica, dentro le quali non esiste spazio e tempo, dentro le quali si svelano più facilmente le realtà. In questo modo il sacerdote comprendeva la vera natura del male della persona e la conseguente terapia. In tal senso il medico dovrebbe essere sacerdote; nulla a che fare quindi con le religioni, ma con uno stato particolare dell'essere.


Quali malattie si possono prevenire e in che modo l’educazione dell’individuo gioca un ruolo importante?

In teoria tutte le malattie possono essere prevenute, all'interno della legge che governa la materia vivente. L'educazione dell'individuo intesa come complesso di stereotipi o luoghi comuni dentro i quali ciecamente cresce, può condizionare lo sviluppo della personalità in una direzione piuttosto che in un'altra. In questo modo l'individuo si può rendere più predisposto a veri e propri black out nel sistema in ragione di eventi stressanti. Quello che nella cellula viene definito down regulation nell'individuo diventa la mancata o inadeguata risposta a uno stimolo, con conseguenze che possono portare anche alla malattia.


Come junghiano, che ruolo gioca l’inconscio collettivo ed il sentimento di unione con l’universo? In relazione ai sogni, ne ha mai riscontrati di premonitori? Come è possibile? Che spiegazione si è dato?

La fisica quantistica dà oggi molte informazioni che accreditano il concetto di inconscio collettivo. Tutto è uno; noi siamo immersi in infiniti mondi, di cui parlò Giordano Bruno, e questi mondi interagiscono tra di loro in un'unica simultaneità di stato. Quale follia quella di considerare l'uomo da una parte e la natura dall'altra, così come il bene e il male, la mente separata dal corpo e così via. Tutto è energia, la differenza è lo stato. Come potremmo dire che un cubetto di ghiaccio fatto di acqua di mare è solo un cubetto di ghiaccio? É mare egli stesso, la differenza è lo stato liquido o solido, esiste un continuum tra di loro che li rende appartenenti ad un unico mondo, l'inconscio collettivo appunto.
Ho osservato nei miei pazienti l'evento di sogni premonitori e mi sono fatto un'idea che essi esistono realmente. Mi sono domandato in quale “luogo” questi individui sono andati per raccogliere queste informazioni, dove esse siano e come è possibile accedervi. Per ora non ho ancora trovato la risposta.