Gli OGM, questi sconosciuti...

 

Gli OGM, questi sconosciuti...

 

Si sente parlare spesso di nuove scoperte nel campo degli OGM, come per esempio la recente comunicazione della produzione di un pomodoro OGM anticancro che pare proteggere i topi dai tumori. I ricercatori hanno isolato due geni responsabili del colore viola dal fiore bocca di leone e li hanno introdotti nel pomodoro inducendolo a produrre le antocianine, antiossidanti del gruppo dei flavonoidi, generando così pomodori con capacità antiossidanti triplicate. Da questi pomodori i ricercatori hanno ottenuto una polvere che somministrata a topi senza il gene p53, suscettibili ai tumori, è riuscita ad allungare la vita delle cavie. Scoperte come queste mettono in luce gli aspetti positivi della ricerca in modificazione genetica, ciò nonostante il termine Organismo Geneticamente Modificato oggi spaventa molto.

In realtà dobbiamo ammettere che la modificazione del genoma, il corredo gentico di un individuo, è stata operata per secoli tramite diverse tecniche quali per esempio mutazioni casuali (alla base Pomodori OGMdella selezione sia naturale che operata dall’uomo) o indotte dall’uomo mediante l’esposizione a radiazioni ionizzanti o ad agenti mutageni. Un'altra tecnica di miglioramento genetico molto diffusa è l'incrocio, non solo tra i nd ividui della stessa specie, ma tra specie per le quali è possibile riscontrare una compatibilità riproduttiva. In tal m odo si sono prodotti il mulo e gli ibridi oggi utilizzati per le produzioni animali e vegetali. Questa tecniche hanno permesso di produrre organismi con caratteristiche di interesse individuate e trasferite mediante incroci mirati.

Ma oggi per Organismo Geneticamente Modificato si intende un individuo le cui modificazioni genetiche siano state operate dall'uomo attraverso moderne tecniche di ingegneria genetica. Queste tecniche consistono nell’individuazione del gene responsabile di una determinata caratteristica, nel suo isolamento (con l’utilizzo di particolari enzimi, detti di restrizione, in grado di tagliare letteralmente il DNA) e nella sua introduzione in laboratorio (con l’utilizzo di vettori ed enzimi ligasi) nel corredo genetico di un altro organismo. Questo organismo, geneticamente modificato appunto, esprimerà la nuova caratteristica.

A differenza della mutagenesi, in cui i geni che conferiscono un determinato carattere sono indotti artificialmente e le caratteristiche sono acquisite grazie a mutazioni casuali del genoma, nell'ingegneria genetica si "progetta" la modifica da effettuaOGM - Modifica del DNAre sapendo esattamente l'obiettivo da perseguire e le modalità con cui ottenerlo.

Il primo OGM moderno fu ottenuto nel 1973 quando due ricercatori, grazie all'uso combinato delle nuove tecniche di biologia molecolare, riuscirono per primi a clonare un gene di rana all'interno del batterio Escherichia coli. Dopo pochi anni si ottenne il primo prodotto ad uso commerciale derivato da un OGM. Vennero infatti prodotte attraverso E. coli importanti proteine umane ricombinanti: la somatostatina (1977) e l'insulina (1978), il farmaco biotecnologico più noto. Ad oggi gli OGM sono oggi utilizzati nell'ambito dell'alimentazione, dell'agricoltura, della medicina, della ricerca, e dell'industria.

Già i primi risultati ottenuti ebbero un tale impatto da indurre la comunità scientifica ad autoimporre nel 1974 una moratoria internazionale sull'uso della tecnica del DNA per valutare la nuova tecnologia ed i suoi possibili rischi. Ancora oggi il dibattito è molto acceso ed è inevitabile porsi delle domande sui limiti etici di queste tecniche: infatti, oltre agli inevitabili vantaggi , quali la produzione di piante e animali con caratteristiche migliorative in termini di resistenza alla malattie o di performance produttive e ambientali, produzione di enzimi per ridurre l'impatto ambientale dell'industria, queste tecniche permettono all’uomo di “giocare” con il codice della vita.

 

Ilaria Masotto