I pilastri della nostra Terra

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I pilastri della nostra Terra

 

Traggo ispirazione dal celebre romanzo storico di Ken Follett, I pilastri della terra, per avere un riferimento letterario, noto ai più, di un’epoca di cambiamento come quella in cui esso è ambientato: l’Inghilterra del 1200. A quel tempo la pressione di eventi storici e naturali determinò, nell’ambito del feudalesimo medievale, una radicale trasformazione nell’assetto socio politico, spingendo con forza l’emergere della borghesia mercantile, che tentava di scrollarsi di dosso la nobiltà aggrappata ai privilegi di cui godeva.

Oggi, come allora e come in tutti i momenti in cui il cardine della storia si muove, stiamo vivendo un’epoca di grandi cambiamenti ed i pilastri di riferimento si stanno sbriciolando. Le certezze, di solo qualche decina di anni fa, ora sono scosse alla radice. La nostra società naviga in un mare senza terra all’orizzonte e su una grande nave senza più non solo il timoniere, ma senza anche il timone. Siamo arrivati al “si salvi chi può”, solo che il numero di “chi può” si assottiglia sempre di più.

 

Colonne del tempio, Pilastri della Terra - Nuova Acropoli

 

Cresce la disoccupazione, cresce la crisi, cresce la disperazione. Sovrano non è più lo Stato ma il mercato; alla Libertà è necessario anteporre la Sicurezza, non si ricerca più l’Uguaglianza ma la Parità, la Fratellanza si sperimenta in Rete. Siamo davvero senza futuro? Possiamo ancora avere speranza?

La storia ci insegna che l’essere umano ha in sé la forza per rinascere, a patto che metta in campo le sue risorse interne e che lo sforzo sia collettivo e non individuale, uscendo da una sorta di utopica tutela del singolo che nella sua ignoranza può ancora credere che l’importante sia salvare se stesso.

La solidarietà deve essere il primo dei valori, dove ognuno deve sentirsi responsabile dell’altro e non in maniera sporadica, ma assumendo questo valore come portante nella vita. In termini moderni parliamo di volontariato, la cui accezione deve maturare, abbandonando l’episodicità che il più delle volte lo relega al tempo libero.

In piena crisi può sembrare insensata la proposta di donare il nostro tempo agli altri, quando il tempo è denaro, ma è proprio questa concezione egoistica ed utilitaristica che ci ha trascinato fin qui.

Fare del volontariato il proprio stile di vita è la proposta di Nuova Acropoli, che nasce da una serena presa di coscienza del mondo in cui viviamo, dell’uomo che vive in questo mondo e della natura che con generosità continua ad alimentarlo, nonostante le azioni ad essa contrarie. Si basa su un volontariato a 360 gradi, nel campo culturale, ecologico, sociale e di Protezione Civile. Attraverso la comprensione e l’azione, in sintesi attraverso la Filosofia attiva, possiamo ricostruire insieme i pilastri della nostra terra, appoggiandoli sulla identità di noi come esseri umani, sulla unità d’intenti e sulla generosità verso cui va educato il nostro cuore.

Nelle pagine di questo periodico il lettore troverà vari esempi della nostra proposta, che sono anche un invito alla partecipazione aperta per tutti, giovani, adulti ed anziani. Chiedete informazioni presso la sede a voi più vicina e per ora buona lettura!


Paola Bafile