A che cosa serve la Filosofia?

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Dopo molti anni di tentativi per cercare di convincerci del fatto che la Filosofia non serva a nulla di pratico, né abbia nulla a che vedere con la vita reale, costa molto recuperare l’idea della sua utilità.
Torniamo, allora, alla tanto apprezzata realtà, alla praticità che la vita ci richiede.
Chi non si è posto domande durante la fanciullezza, l’adolescenza, la gioventù ed anche nella maturità, a volte in segreto per non sembrare debole o ignorante? Quante volte queste domande sono rimaste nello spazio dell’impossibile? Quante volte ci siamo torturati pensando e ripensando alla nascita e alla morte, alla malattia ed alla vecchiaia? Quante volte abbiamo cercato una risposta sul perché del mondo e della nostra presenza in esso? Quante volte abbiamo girato intorno all’idea di Dio, a volte per negarla con complessi ragionamenti, a volte per lasciarla vivere come un sentimento inesprimibile a parole?
Quante volte abbiamo avuto bisogno della filosofia per aiutarci in mezzo ai dubbi ed alle angosce?

Sappiamo che la filosofia non serve per renderci saggi, né per fornirci le chiavi di tutti i misteri dell’Universo. Però sappiamo che può servirci per risolvere alcune incertezze, per utilizzare la nostra mente, per porci non solo domande, ma anche per osare abbozzare risposte.
Sappiamo di non sapere, come bene diceva Socrate, però la Filosofia ci mette sul cammino della conoscenza, poco a poco, senza fretta, senza ansietà, accettando l’infinita varietà delle cose che ci preoccupano e godendo delle piccole certezze che andiamo ad acquisire.
La Filosofia serve per vivere.
E’ un’arte ben difficile, della quale nessuno si occupa e della quale nessuno sembra conoscere la tecnica.
Semplicemente veniamo alla vita e lasciamo che l’istinto vada man mano dettando le regole del gioco, o meglio le deformiamo a seconda di determinate situazioni temporali.
Ma Vivere, con la maiuscola, è qualcosa di differente.
E’ sapere chi siamo, che non siamo gli unici, che quelle che ci sembrano dolorose prove e difficoltà non sono altro che gradini per imparare a dar valore ai nostri propri mezzi. E’ intuire da dove veniamo ed ugualmente percepire che andiamo verso un qualche altro tempo-spazio, anche se non lo stesso che conosciamo ora; è concepire un filo di coerenza che possiamo chiamare – se vogliamo – eternità.
La Filosofia serve per dare valore alla Vita e non solo per lasciarsi trasportare da essa.
Serve per dare valore a tutti gli  esseri vivi e non solamente agli umani.
Serve per guardare il cielo e la terra, per scavare nel fondo della terra e per perforare la profondità del cielo, per vedere oltre, per sentire e per pensare, per essere filosofi coscienti delle proprie domande e delle proprie risposte, non definitive, però sì dirette verso una progressiva comprensione della Verità.
Nessuno ci pagherà per questo; non guadagneremo economicamente la vita in questo modo, ma sì il saper vivere e saremo sufficientemente ricompensati dalla nostra propria sicurezza interiore.

traduzione di Paola Bafile