... La ruota del Tempo

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La natura è davvero generosa nel girare la ruota del tempo. Il suo movimento ciclico ci dà la grande opportunità di ri-generarci, di ri-trovare ogni volta lo spirito degli inizi con la sua carica di speranza. Ed è proprio quest’ultima che illumina ogni volta il cammino dell’anno nuovo.
Sperare non è solo aspettare che arrivino tempi migliori; sperare porta con sé un atteggiamento attivo di chi plasma questa promessa in uno sforzo costante di essere migliore e di migliorare il mondo.
Ci lasciamo alle spalle il tempo vecchio, il vissuto con il suo bagaglio di lacrime e rimpianti, di cose dette e non fatte, di azioni compiute e non pensate, che ha visto la nostra famiglia umana coinvolta in enormi disastri naturali, dallo tzunami al terremoto in Pakistan, e poi catastrofi di acqua e di fuoco ed ancora guerre e terrorismo, fame e povertà.
Non possiamo rimanere indifferenti a quanto sta accadendo, non possiamo non vedere la violenza e l’egoismo che ha messo anche i giovani contro i giovani. Non possiamo non renderci conto che ci siamo allontanati da noi stessi, dai valori propri dell’essere umano. Non è sufficiente applaudire a quanti generosamente si offrono di aiutare chi ne ha bisogno; è necessario che lo spirito della solidarietà si diffonda.
Nelle grandi civiltà del passato questo stesso valore umano ha unito gli uomini più del legame di sangue. La solidarietà non è una “invenzione” moderna. Dove più grandi sono le orme lasciate dall’uomo, più forte era questo sentirsi vincolati, uniti come le cellule di uno stesso organismo.
Non possiamo non raccogliere dal fondo del vaso la Speranza, ultima dea dicevano i Greci e grande alleata dell’uomo contemporaneo.
La speranza è che possiamo ritrovare il senso della vita; non aspettare che gli altri migliorino ma migliorare noi stessi; non solo augurarci che il mondo sia migliore, ma lavorare con le nostre proprie mani per renderlo migliore.