Augusta Bagiennorum

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Siamo nella provincia di Cuneo dove abbiamo riscoperto una città romana orientata astronomicamente, secondo il movimento solstiziale.
Questo insediamento era riconosciuto dai Romani come Caput gentis, capitale, dei Liguri Bagienni; serviva a mediare i rapporti tra i Romani e le genti del luogo; si stilava, in maniera ufficiale, un hospitium publicum, cioè un vero e proprio contratto statale che regolava i rapporti.
La sua origine sembra risalire alla seconda Età del Ferro fino ad assumere, all’inizio del I secolo a.C., l’assetto di un vero e proprio Emporium o Forum grazie ai nuovi mercati sorti nell’area.
Plinio il Vecchio menziona l’insediamento come uno degli antichi nobilia oppida dell’antica Liguria. Già nelle campagne militari condotte da Druso e Tiberio nelle Alpi Marittime il centro comincia ad avere una definizione urbana, ma la sua fondazione come città avviene dopo il 27 a.C., quando Ottaviano acquisisce il titolo di Augusto.
L’antico Foro dell’insediamento ligure sarà la base su cui verrà edificato il nuovo Foro della città e da cui parte l’orientamento, effettuato secondo i rituali tradizionali che fanno riferimento ad un’origine cosmica.
La Forma Urbis dell’antica Augusta dei Bagienni è quella di una meridiana orizzontale orientata su una particolare data dell’anno. Prendendo come centro il podio del tempio maggiore e determinati settori del vallum si può identificare il fenomeno astronomico del solstizio d’inverno. Le festività romane connesse con il solstizio d'inverno, Sol statio, in epoca imperiale cadevano dal 17 al 23 di dicembre secondo il calendario giuliano. A partire dal II secolo si commemoreranno come Dies Natalis Solis Invicti.